Lunedì 19 giugno è stata presentata al Parlamento la relazione annuale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), nata per decreto nella seconda metà del 2021. Il resoconto fornisce una panoramica su dati, attività e progettualità per l’intero anno 2022 raccolti dall’Agenzia.
In generale, a livello globale, c’è stato un forte aumento di attività illecite, volte a causare danni dal punto di vista cibernetico. “L’Italia è risultata tra i Paesi maggiormente interessati dalla diffusione generalizzata di malware e da attacchi cibernetici mirati”. Infatti, sono stati trattati ben 1.094 eventi cyber.
Dall’analisi di questi eventi è stato possibile individuare le varie tipologie di attacchi. Pare che la diffusione di malware tramite e-mail sia ancora la minaccia più corposa. Spesso le mail contengono un messaggio che invita a scaricare l’allegato contenente il virus, camuffato da documenti importanti come fatture, pubblicità e altro ancora.
Tra le minacce più impattanti, invece, si è confermato il ransomware, un’altra tipologia di virus. La relazione riporta 130 eventi, ma il dato rappresenta solo una parte degli attacchi avvenuti. Spesso le vittime, soprattutto se PMI sprovviste di cybersecurity e strutture interne opportune, non segnalano l’evento.